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Trento, maggio 2002 Da molti anni i Verdi del Trentino e il Comitato trentino anti PIRUBI si oppongono a questa nuova autostrada non per ragioni “ideologiche”, ma per molti e validi motivi, oggettivamente verificabili. Non è vero che con la nuova autostrada si decongestionerebbe il traffico e si ridurrebbe l’inquinamento. E’ vero invece che la Valdastico provocherebbe un aumento del traffico – com’è accaduto ovunque siano state realizzate nuove autostrade - e quindi maggior inquinamento dell’aria e da rumore. Già oggi – senza Valdastico e senza terza corsia dell’Autobrennero – il livello di inquinamento da ozono ha superato a Trento Nord i limiti di legge dal 1997 (dato medio annuo), mentre l’inquinamento da biossido di azoto, nella medesima zona, ha superato mediamente nell’anno i limiti di legge nel 1996, 1997 e nel 2001. Trento Nord è molto più inquinata della Valsugana. Si afferma che la Valsugana è una “camera a gas” e l’inquinamento ha raggiunto livelli insostenibili. Noi non neghiamo che lo stato di inquinamento della Valsugana sia grave ed allarmante. Tuttavia è bene si sappia che, confrontando le rilevazioni degli ultimi sei anni (1996-2001) effettuate a Borgo Valsugana ed a Gardolo (Trento Nord), l’inquinamento in Valle dell’Adige supera quello della Valsugana del 16,5% per quanto riguarda le polveri totali, del 47,46% per l’ossido di carbonio, del 60,38% per il biossido di azoto, del 20,30% per l’ozono, del 62,18% per il monossido di azoto. Più trasporto pubblico per le persone e più ferrovia per le merci. Qualche amministratore pubblico della Valsugana chiede di risolvere i propri problemi scaricandoli su altre valli, che peraltro quanto ad inquinamento e traffico stanno anche peggio. L’unico modo per ridurre l’inquinamento e decongestionare il traffico stradale è quello di trasferire il più possibile il trasporto merci dalla gomma alla rotaia, potenziando le ferrovie della Valsugana e del Brennero, e di favorire il più ampio uso del trasporto pubblico. Da molti anni si propone un sistema leggero di metropolitana in Trentino: perché finalmente non lo si realizza, magari impiegando quelle risorse ingentissime che si vorrebbero destinare alla Valdastico? Una alleanza tra Trentino e Alto Adige per territorio e salute. Da molti anni gli studiosi ci indicano che la sopravvivenza dell’ecosistema alpino potrà essere irrimediabilmente compromessa se aumenterà il traffico su gomma attraverso le vallate alpine. I nostri vicini dell’Alto Adige si oppongono sia all’ampliamento dell’Autobrennero, sia alla realizzazione dell’Alemagna, sia alla Valdastico, che inciderebbe in ogni caso sul traffico dell’Autobrennero. Non lo fanno certo per pregiudizi ideologici o per autolesionismo economico. Si oppongono coerentemente e tenacemente perché hanno a cuore la sopravvivenza del loro territorio. Perché invece gli autonomisti trentini (e non solo loro) non si rendono conto di ciò e non si crea finalmente un fronte comune – da Borghetto al Brennero – contro le nuove autostrade che il governo di centro-destra, la Regione Veneto ed i suoi alleati del centro-destra trentino vorrebbero costruire, incuranti della nostra salute, del nostro benessere e della nostra stessa sopravvivenza? Quale futuro per il Trentino? In Trentino, malgrado vi siano pochissime fabbriche chimiche o inquinanti, vi sono moltissimi casi di tumori e malattie respiratorie. Queste malattie hanno molte cause, ma nessun scienziato oggi mette più in discussione che l’inquinamento da traffico ne sia una delle principali. Nuove autostrade non significano solo asfalto e cemento in più e meno verde, ma anche meno salute, cioè maggiori malattie incurabili e quindi una peggior qualità della vita oltre a nuove spese sanitarie. E’ questo il futuro che si vuole imporre al Trentino ? E’ necessaria invece una politica dei trasporti che favorisca la riduzione del traffico su gomma a favore di quello su rotaia e che incentivi di più e meglio l’uso dei mezzi di trasporto pubblico. In questo modo non occorrerà costruire nuove autostrade e saranno meglio tutelati il nostro territorio e la salute di tutti i cittadini. Verdi del Trentino Comitato trentino anti PIRUBI
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